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Giorni superamento limite PM10 da inizio anno: 2

Valore maggiore rilevato per le PM10: 63 μg/m3 (limite 50) il 14 marzo

Giorni superamento limite ozono da inizio anno: 66

Valore maggiore rilevato per l'ozono: 264 μg/m3 (limite 120) il 9 maggio

Numero di giorni in cui si sono superati sia il limite per l'ozono che per le PM10:0

 Ecosportello

L’Ecosportello risponde alle vostre domande su temi quali: mobilità sostenibile, ecoprodotti, ecolabel e certificazioni ambientali, agenda 21 ed altre questioni legate allo sviluppo sostenibile.


Nome argomento: Biodiversità

Biodiversità
Il 30 Maggio 2014 presso il Parco del Tassino a Lugano, alla presenza del Sindaco On. Marco Borradori e della municipale On. Cristina Zanini Barzaghi, è stata presentata l’Alleanza Territorio e Biodiversità.
continua... (1288 byte rimanenti) Stampa la notizia: Nasce l'Alleanza Territorio e Biodiversità

Biodiversità
Il 22 maggio è la giornata mondiale della biodiversità. Quest'anno l'attenzione sarà orientata alle specie esotiche invasive, una delle maggiori minacce alla biodiversità ed allo stesso benessere ecologico ed economico del pianeta e dei suoi abitanti.
Le specie esotiche invasive sono quelle piante, animali, organismi, estranei ad un determinato habitat naturale, il cui innesto ha un effetto nefasto e distruttivo sulle specie native.
Si stima che negli ultimi quattro secoli, le specie esotiche invasive abbiano contribuito all'estinzione del 40% delle specie animali scomparse nel periodo esaminato.



Maggiori informazioni: Sito della Convenzione internazionale sulla biodiversità.
Stampa la notizia: Giornata mondiale della biodiversità: 22 maggio 2009

Biodiversità
Berna è uno dei primi cantoni ad attivarsi fortemente in favore della biodiversità, è stato infatti avviato un programma d’azione volto a conservare e rafforzare la diversità delle specie. Incentivi finanziari incoraggiano a gestire le foreste e i terreni agricoli in modo da creare più superfici di compensazione ecologica e permettere alla flora e alla fauna di svilupparsi. In otto anni, il cantone desidera incrementare dal 3,3 al 6,6% la porzione di superficie agricola utile di pianura che presenta qualità di compensazione ecologica. Entro il 2011, 50 km di margini dovrebbero essere rivalorizzati e gestiti.

Fonte: Environnement n° 1 2009
Stampa la notizia: Più risorse per la natura

Biodiversità
I paesi caraibici istituiranno alcune nuove aree marine protette per un progetto che costerà 70 milioni di dollari. L’obiettivo, oltre alla tutela della biodiversità delle barriere coralline e della ricchissima fauna ittica, sarà anche quello di salvaguardare l’economia dei paesi coinvolti, che si basa prevalentemente sul turismo. Al progetto hanno aderito nove nazioni, che estenderanno le riserve del 10% entro il 2012. Bahamas, Repubblica Dominicana, Jamaica, Santa Lucia e altri paesi aumenteranno così di 32'000 km2 gli habitat marini e costieri protetti, su indicazione del gruppo conservazionista statunitense Nature Conservancy. Le Bahamas contribuiranno in misura maggiore, con l’obiettivo di raggiungere il 20% di aree marine protette entro il 2020.

Fonte: Modus Vivendi , anno XVIII, n°7, luglio – agosto 2008
Stampa la notizia: Caraibi. Aumentano le riserve marine

Biodiversità
Piante ed animali non sono i soli ad essere minacciati d’estinzione. In occasione della giornata internazionale della lingua madre decretata dall’Unesco il 21 febbraio scorso, Survival International ha ricordato che, in media, sparisce una lingua indigena ogni due settimane. Su 6'000 lingue recensite nel mondo, 5'000 sono indigene e la maggior parte delle lingue minacciate d’estinzione sono proprio indigene.

“Ogni volta che sparisce un popolo e che muore la sua lingua, è un modo di vivere associato ad un modo di vedere il mondo che sparisce per sempre”, ha dichiarato Stephen Corry, direttore di Survival International. Le Nazioni Unite hanno proclamato il 2008 “Anno internazionale delle lingue”.

Fonte: La Revue Durable N°29, maggio-giugno 2008
Stampa la notizia: Biodiversità culturale a rischio

Biodiversità
Italia, Malta e Tunisia insieme in un ambizioso progetto per la tutela dei cetacei nel Mediterraneo. Dopo gli accordi siglati lo scorso giugno a Malta, infatti, anche la Tunisia ha dato il via libera per l’istituzione del santuario marino nel Canale di Sicilia, permettendo così la protezione di un tratto di mare che rappresenta una vera e propria culla per le balene. L’accordo, siglato a Tunisi durante la Conferenza di solidarietà internazionale per le strategie di protezione dell’Africa e del Mediterraneo contro i cambiamenti climatici, rappresentava il tassello mancante per la firma ufficiale dell’accordo per l’istituzione del nuovo santuario marino.

Tratto da: Modus vivendi n°1, anno XVIII (gennaio 2008)
Stampa la notizia: Istituito il rifugio delle balene nel canale di Sicilia

Biodiversità
Una lettera firmata dagli ambasciatori di 25 paesi è stata consegnata al governo islandese in seguito alla decisione dell’esecutivo di Reykjavik di riprendere la caccia alle balene a fini commerciali. All’iniziativa, coordinata dall’ambasciatore inglese in Islanda Alp Mehmet, il commissario islandese per la Pesca delle balene ha risposto vantando il sostegno di altri paesi alla ripresa della caccia. Le quote approvate fino all’agosto 2007 consentiranno la cattura di 30 balenottere minori e di 9 balenottere comuni.

Fonte: “Modus vivendi”, Anno XVI, Numero11 (dicembre 2006)
Stampa la notizia: Proteste ufficiali per la caccia alle balene

Biodiversità
In Cina l’uso di cotone geneticamente modificato, a sette anni dalla sua introduzione, non si è mostrato vantaggioso come previsto. Studiosi della Cornell University hanno fornito nuovi dati sull’uso del cotone Br (un OGM che contiene una tossina che lo protegge da uno specifico parassita) in Cina, dimostrando che i vantaggi dei primi anni del suo uso sono stati vanificati nel giro di poco tempo. In principio i contadini hanno risparmiato utilizzando meno pesticidi, ma questo ha permesso a nuovi parassiti di diffondersi obbligando a riutilizzare dosi ancora più massicce di antiparassitari, cancellando di fatto i vantaggi fino ad allora ottenuti.

Fonte: “Modus vivendi”, Anno XVI, Numero 9 (ottobre 2006)
Stampa la notizia: Il cotone OGM sempre meno vantaggioso

Biodiversità
Circa 3/4 delle specie di anfibi e rettili svizzeri sono più o meno fortemente minacciati. In autunno 2005 l’UFAP ha pubblicato una nuova versione della lista rossa, aggiornata dopo 10 anni. Sono state registrate delle riduzioni drammatiche per il tritone crestato, il rospo calamita, l’ululone a ventre giallo così come per la testuggine palustre europea, la vipera aspis e il colubro viperino. Per migliorare la situazione servono molti più micro-habitat e meglio protetti. L’UFAP raccomanda di recuperare le dinamiche naturali dei corsi d’acqua e di conservare i muri a secco, le cataste di legna vecchia e i mucchi di sassi.

Fonte: “Environnement”, Rivista dell’UFAFP, n°2/2006
Stampa la notizia: Addio vipere, tritoni, rospi, tartarughe

Biodiversità
A causa dei cambiamenti climatici e della distruzione degli habitat naturali, in Inghilterra il numero di falene è crollato del 33% dalla fine degli anni ’60. Il dato emerge da un rapporto dell’organizzazione britannica Butterfly Conservation, in base al quale ben 62 specie di falene si sono estinte nel corso del ‘900 e molte altre sono in pericolo. Risulta infatti che, delle 337 specie studiate tra il 1968 e il 2002, alcune hanno subito una perdita di esemplari quasi del 98%. È un dato molto allarmante, visto che questi insetti sono un anello fondamentale nella catena alimentare perché rappresentano il principale nutrimento per molti uccelli e insetti. Già nel 2004, la stessa organizzazione aveva lanciato l’allarme prima che anche in altri paesi si verifichi lo stesso fenomeno

Fonte: “Modus vivendi”, Anno XVI, Numero 4 (aprile 2006)
Stampa la notizia: Gran Bretagna. Falene in Pericolo

Biodiversità
Bandire l’importazione e la commercializzazione delle pelli di foca, introdurre un regime restrittivo delle licenze e un’etichetta contro le barbarie: una netta presa di posizione quella dell’Italia, contro la caccia alle foche. Frontiere chiuse, quindi, per l’import da Canada, Norvegia e Russia . L’Italia uno dei maggiori produttori al mondo, dopo la massiccia sensibilizzazione ha visto il crollo di questo mercato, passato da 16 miliardi di dieci anni fa agli attuali 60'000 €.

Fonte: “Modus vivendi”, Anno XVI, Numero 4 (aprile 2006)
Stampa la notizia: Pelli di Foca: l’Italia bandisce l’import

 L'Alleanza
Abitat fa parte della Alleanza Territorio e Biodiversità


 Documentazione
Consulta la documentazione di Abitat, con le relazioni presentate alle nostre conferenze, il materiale del progetto PAS sugli Acquisti Pubblici Sostenibili e molto altro ancora.


 I Filmati

ABITAT vi propone una sezione dedicata ai filmati.
Vi troverete una lista di video su temi attinenti allo sviluppo sostenibile.


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