Bandire l’importazione e la commercializzazione delle pelli di foca, introdurre un regime restrittivo delle licenze e un’etichetta contro le barbarie: una netta presa di posizione quella dell’Italia, contro la caccia alle foche. Frontiere chiuse, quindi, per l’import da Canada, Norvegia e Russia . L’Italia uno dei maggiori produttori al mondo, dopo la massiccia sensibilizzazione ha visto il crollo di questo mercato, passato da 16 miliardi di dieci anni fa agli attuali 60'000 €.
Fonte: “Modus vivendi”, Anno XVI, Numero 4 (aprile 2006)
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