In tempi di penuria di risorse ed ossessiva ricerca di nuove fonti per alimentare il crescente fabbisogno di materie prime e energia, la recente scoperta di enormi riserve minerarie nell'Afghanistan martoriato dalla guerra, apre nuovi scenari economici e strategici.
Si parla di minerali per un valore di un trilione di dollari, celati nel sottosuolo afghano: litio e cobalto, ma anche rame, ferro e oro. E' la notizia che sta mandando in fibrillazione i governi di mezzo mondo, Stati Uniti in testa, e molte delle maggiori compagnie del pianeta.
Ci si interroga se la scoperta potrà contribuire ad una piu' rapida soluzione del conflitto afghano, che ormai dura da nove anni, o se piuttosto ne accentuerà le asprezze e ne allontanerà la conclusione.
Fonte: qui l'articolo del New York Times [1]
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