Il permafrost nella Svezia del nord potrebbe scomparire completamente entro 50 anni a causa di estati più calde e di precipitazioni più abbondanti in inverno. È quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Lund in Svezia, che monitorano da diversi anni la zona di Abisso sulla quale, tra il 1997 e il 2007, sono caduti 362 millimetri di pioggia all’anno, il 20% in più rispetto alla media delle precipitazioni degli anni 1961 e 1990. Più pioggia e più neve fusa alimentano le falde sotterranee che riscaldano il permafrost, il quale, sciogliendosi, aumenta le emissioni di metano dell’atmosfera e, di conseguenza, l’effetto serra.
Fonte: Modus Vivendi, n°4, aprile 2009.
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