Una città inquinata pregiudica lo sviluppo celebrale dei bambini. In uno studio realizzato dal CREAL (Centre for Research in Environmental Epidemiology) è emerso che, durante la gravidanza e l’infanzia, l’inquinamento può creare delle alterazioni strutturali che si traducono in ritardi delle funzioni cognitive dei bambini, come l’apprendimento e la memoria. Lo studio è stato realizzato in tre città, New York, Boston e Città del Messico. Dall’analisi di 73 bambini dell’età di 9 anni, con condizioni socioeconomiche molto simili, è emerso che lo sviluppo cognitivo, di più della metà dei bambini (il 57%) che vivono nella contaminata città del Messico, è inferiore rispetto ai bambini della stessa età che vivono nella Polotitian, dove solo il 7% ha mostrato disturbi legati all’inquinamento. Nello studio, inoltre, sono stati osservati anche i tessuti cerebrali di persone deceduto di età compresa tra i 2 e i 45 anni, e nel cervello di quelle che avevano vissuto in zone con elevati tassi d’inquinamento sono stati riscontrati neuroinfiammazioni e danni vascolari. Secondo uno dei ricercatori del CREAL, Jordi Sunyer, l’inalazione di particelle in sospensione causa infiammazioni polmonari e stress ossidativo che ha delle ripercussioni sul cervello. Inoltre Sunyer sostiene che molte sostanze inquinanti, in particolare le particelle più piccole, raggiungono i neuroni senza passare per i polmoni.
Fonte: Modus Vivendi n°1 Gennaio 2009