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 Quale aria respiriamo
a Lugano?
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Giorni superamento limite PM10 da inizio anno: 2

Valore maggiore rilevato per le PM10: 63 μg/m3 (limite 50) il 14 marzo

Giorni superamento limite ozono da inizio anno: 66

Valore maggiore rilevato per l'ozono: 264 μg/m3 (limite 120) il 9 maggio

Numero di giorni in cui si sono superati sia il limite per l'ozono che per le PM10:0

 Ecosportello

L’Ecosportello risponde alle vostre domande su temi quali: mobilità sostenibile, ecoprodotti, ecolabel e certificazioni ambientali, agenda 21 ed altre questioni legate allo sviluppo sostenibile.


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Opinioni
Posteggi a Lugano

Per chi si lamenta della mancanza di posteggi a Lugano, ho fatto due brevi calcoli basandomi sui dati trovati su Internet sul sito della „Città di Lugano“:

Due grossi autosilo (Motta e Balestra) e un Parcheggio, il Piazzale ex Scuole (UBS per intenderci), in totale 871 posti auto. Se per questi 3 parcheggi di „primo livello“ (situati in un centro che più centro non si può) facciamo una media di due ore di sosta per macchina sull’arco di 11 ore (8.00 – 19.00), convoglierebbero nell’arco di una giornata ben 4790 auto, intasando il traffico e l’aria della città.
Per i soli autosilo Motta e Balestra, ed ex Piazzale Scuole (871 parcheggi) il comune di Lugano incassa per ogni sosta-auto da 1.fr. a 8 frs e più (art. 3 dell’Ordinanza municipale sulle tasse di parcheggio e posteggi di primo livello, risoluzione municipale del 7.4.1997), a seconda della durata del posteggio. Sarei curiosa di conoscere l’ammontare annuo dell’incasso per questi soli 3 posteggi? Per che cosa sono utilizzati questi soldi? Sarebbe auspicabile che vengano utilizzati per progetti ecologici (piste ciclabili, allargamento della zona pedonale, studi sulla mobilità o per ,finalmente, piani regolatori che includano il miglioramento della qualità dell’aria cittadina)?

Ma la storia non è finita qui, perché, non avendo i dati, non ho potuto includere nel calcolo delle 4790 auto, il nuovo autosilo sottostante al Palazzo dei congressi in fase di costruzione, i 178 parcheggi dell’autosilo che si stanno costruendo a ridosso della chiesa/convento di San Giuseppe (per intenderci all’imbocco della via F. Pelli , ex via Monte Ceneri, centralissima!) , l’autosilo del Central Park e l‘autosilo di Via Cantonale “Bettyodo”.

Tralascio volutamente tutti gli altri parcheggi stradali all’interno della città: Via Dufour, Piazza Monte Ceneri (ex), Casinò, Via Bossi, via Canonica, via Somaini, ecc., autosilo della Migros (che attira molto traffico in città), tutte mete di automobilisti snervati che girano in tondo alla ricerca del tanto agognato posteggio!

Chi dei nostri (vostri) eletti ha avuto questa bella trovata degli autosili e dei parcheggi in pieno centro città e chi ne è da sempre incallito fautore, dovrà pur fare, un giorno o l’altro , i conti con un’insostenibiltà che già è davanti agli occhi di chi vuol vedere!


P.S. trovate le informazioni citate al sito: www.lugano.ch

Silvia Carton – Lugano 17.11.04
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Opinioni
Vorremmo sottolineare alcuni aspetti del nostro vivere quotidiano che, a nostro parere, hanno una profonda relazione con la qualità e dignità della vita, e le crescenti aggressività e violenza nella nostra società.

-Facendo la spesa, vediamo che alla sera il cibo fresco rimasto invenduto (es. pane, torte, frutta e verdura) viene semplicemente gettato nei sacchi della spazzatura. Oltre al danno, la beffa: questo cibo viene incenerito e ci ritorna come veleno nei nostri polmoni. Sarebbe piu’ conveniente e logico distribuire l’eccedenza a persone indigenti e strutture (foyer, carceri, centri della Croce Rossa, …) come già avviene in altri Cantoni, con evidente risparmio per la comunità.

-Le nostre bucalettere straripano di inutili volantini pubblicitari che la gente getta nella spazzatura. Basta andare negli uffici postali per trovare i cestini strapieni di carta che poi finisce nei sacchi della spazzatura. Foreste intere vengono abbattute e con esse i polmoni della terra.

-La pessima abitudine di sostare col motore acceso mentre si fanno interminabili telefonate o si è in attesa di qualcuno. Lo stesso discorso vale per i pullman in attesa dei turisti che stanno visitando la città.

Tutti vecchi discorsi, si dirà: purtroppo è verissimo, ma perché non si riesce a far passare il messaggio? Che cosa fa attivamente la scuola per educare i ragazzi ad un consumo responsabile ed al rispetto dell’ambiente?

Un capo tribu’ degli indiani d’America chiedeva: “Quando tutti gli alberi saranno stati abbattuti, tutte le acque inquinate, mangerete i vostri soldi?”

Questi esempi di mancanza di rispetto seminano nel cuore dei giovani indifferenza e distruttività.


Gli anni dal 2005 al 2014 sono stati designati dall’ONU come il decennio dell’educazione allo sviluppo sostenibile.

Nonostante cio’ si continua a costruire anziché ristrutturare le tante opere esistenze, ricche di importanza storico-artistica.
L’ossigeno è fondamentale per la nostra sopravvivenza, ma ce ne siamo dimenticati. Si guarda solo al guadagno facile ed immediato creando “economie da casinò” e dimenticando le prospettive di lungo termine.

Manuela Magri, Montagnola
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